martedì 1 novembre 2011

Giro in bici del Lago di Costanza


 Giro in bici del lago di Costanza (Svizzera-Germania-Austria; luglio 2011)




Il lago di Costanza (Bodensee in tedesco, dal nome della reggia di Bodman) è uno dei laghi più grandi dell’Europa con una superficie di 540 Kmq (per un confronto, il lago di Garda ha una superficie di 370 kmq), una lunghezza di 64 km e una larghezza massima di 12 km. Il lago è posto ad una altitudine di 395 metri ed è attraversato dal fiume Reno che vi entra nei pressi di Bregenz ed esce dal lago vicino a Stein am Rhein.
Lungo le sue rive corre una pista ciclabile famosa in tutta Europa , la Bodensee Radweg che attraversa con i suoi 297 km i tre paesi che si affacciano sul lago: Austria, Svizzera e Germania.
La notorietà della pista ci ha convinti ad organizzare “in proprio” la vacanza con i bagagli al seguito (mi è stato certamente molto utile il sito www.bodensee-radweg.com dal quale ho preso spunto per le tappe e gli alloggi).
La pista è segnata molto bene, non c’è il rischio di perdersi (noi non avevamo la cartina della pista) anche perché si incontrano spesso molti ciclisti sia in verso che nell’altro. Tranne pochissime volte, si corre sempre in ciclabile o su stradine a bassissimo/inesistente traffico: lungo il lago, lungo la ferrovia, tra i frutteti, i vigneti, tra gli orti, tra le serre di fiori. Le occasioni per fermarsi a riposare o mangiare o semplicemente godere del lago non mancano: giardini e porticcioli con comode panchine non mancano!!. I chilometri giornalieri non sono mai stati tanti perché non volevamo correre in bicicletta ma andare in bicicletta, liberi di fermarci per una foto o prendere un gelato. L’arrivo nei luoghi dove avevo prenotato la notte era sempre nel primo pomeriggio in modo da permetterci di passeggiare tranquillamente e visitare le diverse interessanti località che si affacciano sul lago.

Il nostro itinerario:

1° giorno: Dornbirn-Bregenz-Arbon

Partiamo da Dornbirn (ho dovuto prenotare qui presso la confortevole  Pension Zum Lowen perché sul lago non ho trovato –in questo periodo a Bregenz si tiene il famoso Festival ) e in 11 km arriviamo al lago. Il tempo è nuvolo e abbastanza fresco. Bregenz è una bella cittadina austriaca in cui tra luglio e agosto si tiene ogni anno un famoso festival su un palcoscenico sull’acqua: quest’anno è di scena l’ “Andrea Chenier” di cui vediamo l’allestimento fantastico!. Mi piacerebbe andare allo spettacolo…chissà!
Iniziamo la pista e poco dopo attraversiamo il delta del fiume Reno che, impetuoso, si getta nel lago. Lungo le paludi che caratterizzano questa zona del lago arriviamo ad Arbon in territorio svizzero. Il B&B “ Bed e Budget”( http://www.bedandbudget.ch/index.php?Home  ) è molto originale: la stanza tripla (il bagno enorme è in comune) è una graziosissima stanza con letto a baldacchino, pizzi e merletti, quasi un po’ chic ma molto accogliente.
Il paesino è piccolo ed estremamente tranquillo: ceniamo bene da Zum Storchen.


2° giorno: Arbon-Costanza

La giornata inizia con il sole che per fortuna non ci lascerà più per tutto il viaggio. Lungo file interminabili di frutteti , a volte lungo la ferrovia, a volte lungo il lago, arriviamo a Costanza. La pensione prenotata Hotel Garni Sonnenhof ( http://www.hotel-sonnenhof-konstanz.de/  ) è semplice, ma in ottima posizione centrale, ha una grande camera e la colazione è ricca e abbondante. Dopo una veloce doccia, riprendiamo la bici per andare all’isola di Mainau, ma l’ingresso ai giardini è molto caro e quindi torniamo in città. Costanza è la città principale del lago: il centro ha belle case decorate ed è molto animato da pedoni e biciclette. A noi piace particolarmente il lungolago dove poi mangiamo bene in un biergarten.


3° giorno: Costanza-Isola di Reichenau-Ohningen

Lasciamo Costanza diretti all’isola di Reichenau unita da un ponte alla terraferma. Nel 2001 l'isola è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO grazie all'abbazia che vi sorge, alla chiesa di S.Marco (X-XI secolo), alla basilica carolingia di San Giorgio (IX-XI secolo) e alla basilica romanica dei santi Pietro e Paolo (XI Secolo).
Al tempo carolingio, Reichenau giocava un ruolo centrale nella politica e nella cultura. Gli abati dell’isola erano consiglieri e funzionari presso le corti imperiali,  precettori di principi, diplomatici e legati. Nell’undicesimo secolo l’isola divenne uno dei principali centri di produzione di manoscritti illustrati e magnificamente ornati. Nelle tre chiese rimaste delle 20 originarie,si conservano importanti reliquie quali la testa di S.Giorgio, la giara delle nozze di Cana e le ossa di S.Marco.
Oggi nell’isola si coltivano fiori, ortaggi e viti. Alle 15.00 prendiamo un battello che ci porta sulla sponda opposta da cui raggiungiamo prima Ohningen e poi per 4 km in salita la frazione di Schienen. E’ stato un mio errore organizzativo: non avevo verificato l’altitudine…ma a parte la mezzora di camminata, l’alloggio è molto bello e confortevole. Nel piccolissimo paesino c’è solo un ristorante e quello è giorno di chiusura; comperiamo qualcosa da mangiare nell’unico negozio e improvvisiamo una cena comunque niente male nella saletta del B&B “Pension Brigitte”( http://www.pensionbodensee.de/index.htm  ) da cui si gode una bellissima vista.


4° giorno: Ohningen-Stein am Rhein-Costanza-Uberlingen

Discesa fino a lago e dopo pochi chilometri siamo a Stein am Rhein (Pietra sul Reno), in territorio svizzero. E’ a nostro avviso il paese più affascinante fra quelli del lago. La Rathausplatz, piazza del municipio è circondata da antiche case a graticcio e dimore borghesi dalle facciate riccamente affrescate e ornate. Attraversato il nucleo storico, perfettamente conservato, con stradine e vicoli incantevoli passiamo il ponte e siamo di nuovo in Germania: lungo il lago, torniamo a Costanza e da qui verso Walhausen dove prendiamo un traghetto che in 20 minuti ci porta a Uberlingen antica città imperiale fondata nel 1180 da Federico I, detto il Barbarossa. La bella riva assolata è piena di gente che passeggia: il nostro albergo Hotel Seegarten ( http://seegarten-ueberlingen.com/ ) è proprio sul lungolago!

Case decorate nel centro di Stem Am Rhein

5° giorno: Uberlingen-Meersburg-Friedrichshafen

Prima tappa della giornata è Birnau: con una piccola deviazione in salita raggiungiamo questa bella basilica in stile rococò costruita tra il 1746 e il 1750 su una terrazza che domina il lago di Costanza.
Attraverso campi e declivi coltivati a vigna, raggiungiamo Meersburg. La cittadina si sviluppa su uno sperone roccioso a picco sul lago: lungo la Steigstrasse, costeggiata da bellissime case a graticcio si arriva alla piazza del Mercato nella parte alta del borgo dove dalla terrazza del castello si gode una bella vista. Sulle nostre teste vola un dirigibile: siamo infatti vicini alla cittadina di Friedrichshafen, prossima nostra tappa, famosa per il suo Museo Zeppelin, il museo più grande del mondo dedicato alla navigazione aerea con dirigibili, che raggiungiamo alla sera. Dopo aver lasciato le borse nel piacevole B&B Villa von Soden-Hotel Garni ( http://www.villavonsoden.de/ ), andiamo a mangiare sul lungolago in un biergarten davanti al porticciolo. Passeggiamo poi lungo la lunga riva fino alla torre del molo, torre panoramica che caratterizza l’ingresso al molo del porto. Una scala elicoidale in acciaio sale per sei piani conducendo alla piattaforma panoramica a 22 metri di altezza, da dove si gode di una vista unica sulla città, il lago e le Alpi svizzere e austriache.


6° giorno: Friedrichshafen- Lindau

I chilometri per arrivare a Lindau sono pochi, solo 39, ma tutti molto gradevoli, lungo rive alberate e in mezzo a giardini. Pranziamo su una spiaggetta con vista su Lindau ,una tra le più rinomate località di villeggiatura della Germania per la sua particolare posizione: è infatti situata in un'isola, collegata alla terraferma da due ponti al confine tra Germania, Austria e Svizzera. La proprietaria dello splendido Hotel Ebnet Garni ( http://www.hotel-ebnet-lindau.de/ ) parla italiano e quindi riesco con il suo aiuto a concretizzare una idea che avevo da giorni: andare a vedere l’ “Andrea Chenier” a Bregenz!! Ci organizza tutto: prenotazione del posto, ci indica dove mangiare a Bregenz, orari dei mezzi e consigli vari! Tutto Ok: alle 21.00 siamo seduti nell’anfiteatro a goderci uno spettacolo teatrale ma anche naturale (il lago al tramonto, le barche, la costa illuminata) unico e molto suggestivo.

Scena dell'opera Andea Chenier a Bregenz


7° giorno: Lindau-Italia

Oggi dopo tanti giorni il cielo è grigio: peccato perché la visita di Lindau è un po’ rovinata anche dalla presenza di una leggera foschia. Cuore della cittadina è la Marktplatz sulla quale si affacciano la chiesa cattolica "Unserer Lieben Frau" dedicata alla Madonna e quella protestante di St. Stephan. Sempre nella piazza si ammira la casa patrizia Haus zum Cavazzen che ospita dal 1929 il museo di storia e arte locale.

La via principale è la Maximilianstraße: una serie di case del '500 dai variopinti colori, eleganti negozi ed il quattrocentesco Vecchio Municipio (Alte Rathaus) affiancato da quello Nuovo (Neue Rathaus) in stile barocco.

E’ ora di partire: prendiamo un treno fino a Dornbirn dove avevamo lasciato la macchina. Carichiamo le biciclette e………arrivederci lago di Costanza!!

Lo staff.





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